Il Piccolo Principe

Come rappresentare sulla scena la vicenda del Piccolo Principe – dalla trama più che rivisitata – avendo la fortuna di avere un attore-bambino – che meglio di chiunque altro può raccontarcela! – senza tradirne la poesia, la bidimensionalità del testo… e senza cadere nella banale retorica?

E’ lui stesso, l’Attore-Bambino/Piccolo-Principe, che sfogliando le pagine del suo proprio libro, riesce a generare il gioco dialettico tra le parole scritte e le situazioni vissute in scena – che sembrano nascere spontaneamente, come dei pop-up, attraverso l’uso di pochi oggetti quotidiani. 

Giochi, anch’essi, tipicamente da bambino; che non risolvono nè restituiscono agli spettatori l’immagine di una scena totalmente definita; ma capaci di fornire l’occasione di creare inconsciamente, con la propria immaginazione, un completamento del quadro, per ciascuno diverso, allo stesso modo di quando si legge.