La Signorina Else è un flusso di coscienza che ci fa avvertire sin dalle prime battute il battito tumultuante del sangue e delle parole che circolano nella testa di Else, l’adolescente “altera”, vivida e appassionata, figlia di un avvocato di grido, che si ribella alla corrotta società borghese dell’Austria post bellica, rifiutandosi di sottostare alle sue leggi immorali e assurde.

Incombe su di lei, sulle sue nervose vacanze alpine, una catastrofe familiare. E la madre stessa, con il tono mellifluo e patetico che si conviene alla stregoneria domestica, la invita a vendersi per salvare la famiglia.

Tutto il testo di Schnitzler è nella reazione di Else a questa richiesta, vissuta prima come premonizione, quando la lettera della madre non è ancora aperta e poi come sfida, una sfida mortale.

Con Arianna Lodato, Elisa Caponi, Alessia Tucci, Lavinia Buffa, Giovanni Licari, Mattia Tedone.

Costumi di Agostino Porchietto

Luci di Stefano Turino

Testo e regia di Claudio Ottavi Fabbrianesi